FORMULA 1 - NORRIS,PIASTRI E VERSTAPPEN IN SOLI 46 MILLESIMI
In una gara che si prevede povera di sorpassi, le qualifiche danno grandissimo spettacolo. Il cielo dell’Hungaroring regala condizioni meteo ballerine, con alcune gocce di pioggia che soprattutto nel Q1 scompigliano le carte ma alla fine non scalfiscono la leadership della McLaren. Il team di Woking, più di un decennio dopo Interlagos 2012, torna a occupare la prima fila in qualifica: merito della crescita poderosa della MCL38 dopo Miami e dei tempi di Lando Norris e Oscar Piastri.
In pole ci va il britannico, per la terza volta in carriera, con il suo 1:15.227, migliore di soli 22 millesimi rispetto al tempo del compagno di squadra. Altra qualifica praticamente perfetta per Max Verstappen, che massimizza il risultato ma deve chinare il capo davanti a Norris: i primi tre sono in 46 millesimi, a testimonianza di quanto possa essere combattuta la gara di domani.
La Ferrari fa quel che può considerando i valori in pista e ottiene il massimo, battendo le Mercedes, con Lewis Hamilton a sandwich tra le SF-24 di Carlos Sainz e Charles Leclerc. Seconda fila per lo spagnolo, che si gioca l’ultimo treno di gomme nuove dopo il compagno di squadra e lo batte di due decimi, coerentemente con l’andamento di tutto il weekend. Fuori in Q1, invece, George Russell: lui e la Mercedes gestiscono male i minuti finali e fanno il giro non tenendo conto del miglioramento della pista nei secondi conclusivi.
In Q3 anche le Aston Martin e le RB, rispettivamente in quarta e quinta fila. Ancora un disastro la qualifica di Sergio Perez, che si allarga troppo per approcciare curva-8 e finisce per sbandare andando in barriera. Danni alle sue qualifiche (partirà 16esimo a meno che il team non gli monti componenti nuove e allora sarà ultimo), danni soprattutto alla RB20 (praticamente distrutta) e al suo futuro nel team, sempre più a rischio.
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